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Quando il sole guarisce

Greci e Romani sapevano che il sole era un elemento vivificatore della Natura ma anche un mezzo prezioso per prevenire e curare molte malattie

Per questo motivo,fra le loro pratiche terapeutiche erano incluse le esposizioni al sole a corpo nudo delle persone malate. Questa pratica era chiamata elioterapia, dal greco helios, appunto, sole, ed era usata principalmente per curare malattie quali la tubercolosi, malattie reumatiche e cutanee. Durante il Rinascimento, l’elioterapia acquisì valenza scientifica: note diventarono infatti le proprietà battericide e salutari del sole.


I benefici del sole sulla salute:

La luce del sole agisce in diversi modi sull’organismo e può sia guarire che danneggiare la pelle, perché è composta da:
luce visibile (37%);
raggi infrarossi (60%) che rimangono sullo strato più superficiale della pelle, scaldano il corpo fino a provocare scottature ed eritemi;
raggi ultravioletti (3%), che si dividono a loro volta in: ultravioletto A o UVA e ultravioletto B o UVB. Sono questi che agiscono sul metabolismo poiché promuovono il rilascio di melanina e attivano il metabolismo del- la vitamina D.
Sono questi raggi che agiscono sull’organismo appor- tando bene ci visibili per la salute.
Fra questi ricordiamo:
● la produzione di melanina;
● il miglioramento del metabolismo del calcio
e della vitamina D;
● ilmantenimentodellatemperaturacorporea;
● la regolazione del ritmo sonno-veglia;
l’influenza sulla composizione del sangue: il sole aumenta il numero di corpuscoli rossi, l’emoglobina e i globuli bianchi, abbassando invece la pressione sanguigna;
l’eliminazione di microbi, batteri e funghi che colpiscono la pelle;
● un miglioramento generale del tono dell’umore con conseguente toni cazione del sistema nervoso.

Il periodo migliore per beneficiare de gli effetti dell’elioterapia è da Aprile a Settembre, evitando, nei mesi più caldi l’esposizione selvaggia nelle ore centrali della giornata.

Dove e come praticare i bagni di sole

Fino a qualche anno fa si consigliava di fare i bagni di sole in alta montagna, dove lo spettro solare è più ricco di raggi ultravioletti. Alcuni medici ritengono invece che l’elioterapia vada praticata in riva al mare. St di più recenti hanno permesso di evidenziare che gli stessi bene ci sono ottenuti anche facendo elioterapia in pianura e addirittura in città.
Ciò su cui medici e studiosi sono concordi è il fatto che per essere il più efficace possibile, la superficie corporea irradiata dal sole sia la più ampia possibile. L’esposizione dev'essere progressiva, senza mai raggiungere reazioni forti come le scottature.
I primi giorni il bagno di sole deve durare fino a che la pelle si arrossa leggermente (si tratta di un tempo variabile e soggettivo). Piano piano, questo tempo diventerà sempre più lungo. L’esposizione va sempre fatta avendo cura di proteggersi la testa con un cappello e gli occhi con occhiali da sole. Il periodo migliore per beneficiare degli effetti dell’elioterapia è da Aprile a Settembre, evitando, nei mesi più caldi l’esposizione selvaggia nelle ore centrali della giornata. Consigliata è, invece, l’esposizione alla mattina presto fino alle 10, o il pomeriggio dalle 14 alle 17. Meglio non esporsi se la temperatura è minore di 20 °C e maggiore di 25 °C.
Sebbene l’elioterapia abbia benefici indubbi, va anche ricordato che l’esposizione continuativa fatta per anni può causare invecchiamento della pelle, atrofia dell’epidermide  no alla comparsa dei più preoccupanti melanomi.

Un aiuto per mantenere la salute

Secondo gli studi più recenti l’elioterapia è utile per combattere la comparsa delle malattie degenerative, fra cui vari tipi di tumore, che colpiscono più spes- so gli organi riproduttivi.
L’elioterapia si è poi dimostrata d’aiuto contro patologie quali: rachitismo, osteoporosi, artrosi e malattie delle ossa, diabete, pressione alta, malattie cardiovascolari e malattie respiratorie come l’asma.

La luce del sole aiuta anche a ridurre l’ansia e la depressione, andando ad aumentare i livelli di serotonina. L’elioterapia è invece da evitare se si soffre di: ipotiroidismo, ipertensione, malattie al cuore, malattie infiammatorie in stato acuto come artriti o pleuriti, tubercolosi polmonare.

La vitamina D

Una delle vitamine più importante  per il nostro organismo è sicuramente la D. In realtà, più che di vitamina si dovrebbe parlare di ormone, poiché viene prodotta dal nostro organismo e non sintetizzata, come invece succede per le vitamine. Negli ultimi 10 anni, complice una vita passata spesso rinchiusi fra quattro mura, con l’esposizione al sole solo durante le canoniche due settimane di ferie al mare, i livelli di vitamina D si sono notevolmente abbassati, fino a provocare delle carenze importanti  in buona parte della popolazione.
È invece importante mantenere alti i livelli di vitamina D poiché essa concorre alla crescita delle ossa, dei denti, e al mantenimento del calcio. La vitamina D, inoltre, rafforza il sistema immunitario. Sebbene la vitamina D possa essere assunta anche per via alimentare, è sicuramente quella immagazzinata grazie all’esposizione solare che permette di avere le giuste proporzioni di calcio e fosforo, necessari alle ossa per il ricambio cellulare.
Per immagazzinare vitamina D non sono necessarie lunghe esposizioni: il quantitativo di vitamina non aumenta infatti aumentando il numero di ore di esposizione.




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