Molti clienti mi chiedono come mai devono recarsi in erboristeria/farmacia dopo la consulenza e farsi preparare li la bottiglietta. Ammetto molti non sono felici, perché questo richiede di dover perdere altro tempo e magari l'entusiasmo della post consulenza svanisce. Inoltre molti si sentono di aver ricevuto un servizio al 75% e non li soddisfa.
Per quanto a me piacerebbe poter consegnarvi una boccetta con il vostro nome a fine della consulenza non posso farlo.
Cosa me lo vieta?
La legge Italiana.
In sintesi: la norma sulle preparazioni galeniche si riferisce ai farmaci, ma i Fiori di Bach non sono farmaci. Quindi la classificazione è dubbia. Forse la categoria più affine è quella dei prodotti erboristici e forse i diplomi per la preparazione dei Fiori di Bach possono assimilarci agli erboristi.
I prodotti fitoterapici (di erboristeria medicinale) rimangono assoggettati alla normativa sui medicinali, mentre i prodotti erboristici (di erboristeria salutare, non medicinale) possono essere venduti sia come prodotti preconfezionati, sia allo stato sfuso e possono essere composti e preparati dal farmacista e dall'erborista (la legge non precisa nelle farmacie e/o erboristerie) in maniera estemporanea (in taglio tisana) ed essere anche preconfezionati (entro certi limiti di concentrazione del fitocomplesso e di ogni singolo principio attivo), da laboratori appositamente autorizzati dal Ministero della Salute all'impiego, alla trasformazione, alla lavorazione e alla importazione ai fini della produzione e della successiva.
Inoltre, le piante officinali e le droghe (non medicinali) vendute (al pubblico) allo stato sfuso, debbono sottostare a specifici requisiti in materia di etichettature.
Detto questo, il punto è che le boccette che potrebbe preparare il consulente in fiori di Bach non sono preconfezionate. Quindi, nel nostro caso sarebbe forse possibile appendere unicamente un cartello in studio, con l'elenco di tutti i fiori di Bach, la percentuale di titolo alcolometrico e il nome dei produttori , oltre all’avvertenza "Prodotti non medicinali preparati ad hoc per ogni singolo cliente . Non in vendita"
Purtroppo però i Fiori di Bach della Nelson (ditta che usano i consulenti Bfrp e Bfrap, che usa il metodo orignale per la preparazione) in Italia sono stati inseriti sotto la categoria di Medicinale Omeopatico, quindi anche se da una parte in qualche modo possiamo regalare la boccetta a fine trattamento seguendo le indicazioni sopra indicate, non possiamo farlo per una non corretta categorizzazione dei Fiori per la legge Italiana. Ci stiamo muovendo per chiedere alla Loacker Remedia, ditta che importa la Nelson in Italia di poter cambiare categorizzazione e trasformarli in prodotti parafarmaceutici, ma la strada è lunga...
Nella speranza che presto si possa cambiare qualcosa e permettere ai nostri clienti di poter ricevere le boccette a fine trattamento, vi chiedo di capire il motivo per cui non possiamo al momento miscelare i fiori e di comprendere che non è una bizza del Consulente ma purtroppo abbiamo le mani legate.
Per quanto a me piacerebbe poter consegnarvi una boccetta con il vostro nome a fine della consulenza non posso farlo.
Cosa me lo vieta?
La legge Italiana.
In sintesi: la norma sulle preparazioni galeniche si riferisce ai farmaci, ma i Fiori di Bach non sono farmaci. Quindi la classificazione è dubbia. Forse la categoria più affine è quella dei prodotti erboristici e forse i diplomi per la preparazione dei Fiori di Bach possono assimilarci agli erboristi.
I prodotti fitoterapici (di erboristeria medicinale) rimangono assoggettati alla normativa sui medicinali, mentre i prodotti erboristici (di erboristeria salutare, non medicinale) possono essere venduti sia come prodotti preconfezionati, sia allo stato sfuso e possono essere composti e preparati dal farmacista e dall'erborista (la legge non precisa nelle farmacie e/o erboristerie) in maniera estemporanea (in taglio tisana) ed essere anche preconfezionati (entro certi limiti di concentrazione del fitocomplesso e di ogni singolo principio attivo), da laboratori appositamente autorizzati dal Ministero della Salute all'impiego, alla trasformazione, alla lavorazione e alla importazione ai fini della produzione e della successiva.
Inoltre, le piante officinali e le droghe (non medicinali) vendute (al pubblico) allo stato sfuso, debbono sottostare a specifici requisiti in materia di etichettature.
Detto questo, il punto è che le boccette che potrebbe preparare il consulente in fiori di Bach non sono preconfezionate. Quindi, nel nostro caso sarebbe forse possibile appendere unicamente un cartello in studio, con l'elenco di tutti i fiori di Bach, la percentuale di titolo alcolometrico e il nome dei produttori , oltre all’avvertenza "Prodotti non medicinali preparati ad hoc per ogni singolo cliente . Non in vendita"
Purtroppo però i Fiori di Bach della Nelson (ditta che usano i consulenti Bfrp e Bfrap, che usa il metodo orignale per la preparazione) in Italia sono stati inseriti sotto la categoria di Medicinale Omeopatico, quindi anche se da una parte in qualche modo possiamo regalare la boccetta a fine trattamento seguendo le indicazioni sopra indicate, non possiamo farlo per una non corretta categorizzazione dei Fiori per la legge Italiana. Ci stiamo muovendo per chiedere alla Loacker Remedia, ditta che importa la Nelson in Italia di poter cambiare categorizzazione e trasformarli in prodotti parafarmaceutici, ma la strada è lunga...
Nella speranza che presto si possa cambiare qualcosa e permettere ai nostri clienti di poter ricevere le boccette a fine trattamento, vi chiedo di capire il motivo per cui non possiamo al momento miscelare i fiori e di comprendere che non è una bizza del Consulente ma purtroppo abbiamo le mani legate.
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