Si chiama libroterapia ed è l’ultima rivoluzionaria scoperta in fatto di benessere psico-fisico. Utilizzata da anni negli Stati Uniti e nel resto dell’Europa, è approdata qui in Italia da poco tempo ma conta già diversi entusiasti seguaci.
La libroterapia, o biblioterapia, è dunque quella pratica secondo cui, attraverso la lettura di un testo e la sua condivisione con un terapeuta specializzato (libroterapeuta) o con una serie di membri che partecipano all’esperienza, si da il via ad un vero e proprio percorso psicoterapico, finalizzato alla conoscenza di sé e ad un enpowerment personale.
Come è nata la libroterapia
Fu W.C. Menninger ad introdurre per la prima volta la libroterapia nel 1937 all’interno della clinica psichiatrica in cui operava: al tempo egli aveva inserito la lettura di vari romanzi nell’ambito del trattamento di alcuni pazienti affetti da disturbi psichici, per poi riscontrane i benefici e confermare la sua tesi nel trattato di psichiatria da lui successivamente redatto.
Secondo molti studiosi infatti il libro va oltre il semplice piacere legato alla lettura, ma diventa velocemente “l’altro luogo”condiviso da paziente e terapeuta, una sorta di zona neutrale dove lavorare per il benessere della persona in cura.
Numerosi studi hanno attestato la validità di questo trattamento sia in età adulta che in quella adolescenziale ed infantile, e i suoi benefici sono stati estesi a tutti i lettori, non solo ai pazienti in terapia psichiatrica, in quanto i libri forniscono continui spunti di riflessione e di confronto anche a livello quotidiano.
Ogni testo pertanto va bene per iniziare questo tipo di percorso, dal romanzo alla biografia, dal racconto al libro di poesie, la scelta è ampissima in quanto non esiste un libro più adatto di un altro quando si tratta di ricavarne benessere. Qualche attenzione in più è riservata però a coloro che seguono una linea terapeutica, in tal caso infatti è l’esperto che sceglie il testo che meglio possa generare una riflessione nel paziente.
Il terapeuta, tenendo conto della persona che ha davanti, della sua storia clinica e del suo vissuto, può garantire così la riuscita del suo lavoro.
Io in quanto consulente del ben-essere che faccio?
Oltre a scrivere un libro, scaricabile gratuitamente da iTunes e Amazon, leggere tanti libri (ho anche finito il famoso libro sulla gratitudine) sono diventata da poco una fatina dei libri.
Mentre Babbo Natale e la Befana lavorano solo per un giorno l’anno, le fatine dei libri lavorano 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ah, ovviamente 365 giorni l’anno. Paga? Zero, l’unica moneta con cui sperano di essere ricompensate è la gratitudine del fortunato che metterà le mani sui libri che lasciano in giro in posti “segreti”.
Chi sono?
STIAMO PARLANDO DELLE BOOK FAIRIES, ADORABILI RAGAZZE SPARSE IN TUTTO IL MONDO CHE “LIBERANO” I LORO LIBRI PER PROMUOVERE IL PIÙ POSSIBILE LA LETTURA!
Ma…esistono sul serio? Certo, ed una delle più famose è proprio Emma Watson, l’adorabile “maghetta babbana” di Harry Potter. Tramite il suo profilo Instagram sta regalando a tutti i suoi seguaci piccoli indizi su dove trovare i libri che sparpaglia in giro. Se a Firenze trovate dei libri nascosti sapete che la fatina li ha lasciati li per voi...
Commenti
Posta un commento