Eccoci alla prima recensione del primo libro letto a Gennaio: La felicità fa i soldi: Ricchi dentro e fuori con lo yoga finanziario.
Devo dire che all'inizio ho faticato un po' a leggerlo anche perché me lo trascino da ottobre, ma poi alla fine a Gennaio mi sono promessa di leggerlo e l'ho apprezzato un po' di più.
Parlano di yoga finanziario inteso come unione che passa da tre livelli di ricchezza dalla quale tutti dobbiamo passare:
1) istintiva (sorpavvivere)
2) emotiva (volere sempre più soldi)
3) consapevole (non far caso al conto corrente e vivere felici).
Ci sono cose da fare per passare dalla istintiva all'emotiva:
liberarsi dai concetti:
1) il denaro è il male
2) il tempo non basta mai
3) la libertà è un'utopia
4) non si può non lavorare
Durante la ricchezza emotiva il tempo viene impiegato per:
1) creare denaro
2) gestire il denaro
3)diversificare il denaro.
Ma comunque i soldi non bastano mai e ci si si intossica di persone negative e si crede che per fare i soldi dobbiamo essere cattivi.
Per poter passare alla fase successiva dobbiamo:
1) smettere di essere cattivi o di crederlo
2)smettere di essere emotivi riguardo ai soldi
3) uccidere l'ego.
Nella ricchezza consapevole capiamo che il fatto di essere felici ci rende ricchi, si vive nell'abbondanza, attirando abbondanza, si segue la nostra vocazione e quindi non si lavora più per soldi e si vive nel qui ed ora.
Si inizia a meditare per entrare in contatto con la nostra essenza più prodonda ed il meditare aiuta anche la presenza e lo stare nel qui ed ora.
Impariamo a dare consigli, aiuti e qualsiasi cosa l'universo ci chiede ed imparando a dare impariamo a ricevere quello che vogliamo (e qui si rientra di nuovo a parlare di legge di attrazione)
Nell'ultima parte invece parlano di come spendere bene le nostre energie: "Less is more". Del famoso principio di Pareto che dice che con il 20% di energia si ottiene l'80% del risultato, o anche il principio di Parkinson che dice che più tempo ti dai più tempo sprechi. In poche parole CONCENTRAZIONE su un obbiettivo.
Viene affrontato anche il fatto che dobbiamo trovare la nostra vocazione (amare col cuore) e definiscono invece la passione come amare di teste.
Ma come si fa a capire la vocazione?
Bisogna ascoltare i segnali delle persone, dell'universo, della vita e togliersi le seguenti paure:
1) paura di essere fraintesi, non capiti, derisi.
2) paura di perdere la propria identità
3) paura di fallire
4) paura di essere brillanti.
Ci vuole un pizzico di follia insomma e come diceva Steve Jobs: Stay Hungy, Stay Foolish (Siate affamati. Siate folli).
Buona lettura....
Si inizia a meditare per entrare in contatto con la nostra essenza più prodonda ed il meditare aiuta anche la presenza e lo stare nel qui ed ora.
Impariamo a dare consigli, aiuti e qualsiasi cosa l'universo ci chiede ed imparando a dare impariamo a ricevere quello che vogliamo (e qui si rientra di nuovo a parlare di legge di attrazione)
Nell'ultima parte invece parlano di come spendere bene le nostre energie: "Less is more". Del famoso principio di Pareto che dice che con il 20% di energia si ottiene l'80% del risultato, o anche il principio di Parkinson che dice che più tempo ti dai più tempo sprechi. In poche parole CONCENTRAZIONE su un obbiettivo.
Viene affrontato anche il fatto che dobbiamo trovare la nostra vocazione (amare col cuore) e definiscono invece la passione come amare di teste.
Ma come si fa a capire la vocazione?
Bisogna ascoltare i segnali delle persone, dell'universo, della vita e togliersi le seguenti paure:
1) paura di essere fraintesi, non capiti, derisi.
2) paura di perdere la propria identità
3) paura di fallire
4) paura di essere brillanti.
Ci vuole un pizzico di follia insomma e come diceva Steve Jobs: Stay Hungy, Stay Foolish (Siate affamati. Siate folli).
Buona lettura....
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