Per prepararci all’arrivo della primavera possiamo beneficiare delle preziose erbe spontanee che la natura ci regalerà tra pochissimo. Alcune sono perfette soprattutto per il fegato, che ha bisogno di un aiuto alla depurazione proprio alla fine dell’inverno.
In questo periodo il fegato ha bisogno di alleggerirsi dagli accumuli invernali e non è un caso che molte tradizioni religiose prevedano un periodo di digiuno, semi digiuno o semplificazione alimentare proprio tra l’inverno e la primavera.
Pensiamo alla nostra Quaresima ad esempio!
Quindi è utile, a partire da Marzo, alleggerire l’alimentazione dal cibo animale, dai prodotti da forno, dagli zuccheri raffinati e dai grassi (anche quelli vegetali!) e aggiungere ai nostri piatti le erbe spontanee.
Nei nostri giardini e nei campi spuntano il tarassaco (detto anche dente di leone o dente di cane o soffione), la piantaggine, l’ortica, la borragine, la parietaria e tante altre. Quando queste piante cominciano a fare capolino nel mio giardino, ne raccolgo un po’ ogni giorno, per usarle soprattutto nella zuppa di miso, in qualità di “foglie verdi”.
Il tarassaco possiede particolari proprietà, alcune specifiche per il fegato:
- Antiossidante
- Diuretico
- Disintossica il fegato
- Epatoprotettore
- Ricco di vitamina C
- Stimola la produzione della bile e il suo deflusso verso l’intestino
- Immunostimolante
- Dimagrante
- Ricco di inulina (prebiotico)
Del tarassaco si può mangiare tutto: le foglie, la radice e persino i fiori! Perfetti per colorare le insalate, una pasta o un piatto di cereali.
Come usare il tarassaco in cucina
Le foglie si possono aggiungere a zuppe e minestre, frittate (anche quelle con la farina di ceci!), insalate e farne persino un pesto speciale come quello che vi propongo oggi. I fiori si possono aggiungere alle insalate, ai piatti di cereali, alla pasta, si possono persino impanare e friggere.
A scopo decorativo si possono lasciare anche interi, invece consiglio di staccarne i petali per uso alimentare, perché il resto del fiore è piuttosto fibroso (ma si può mangiare volendo). Un tempo i boccioli chiusi (non ancora fioriti) venivano messi sott’olio, ma si possono aggiungere un po’ dappertutto. Le radici si possono aggiungere alle minestre, alle vellutate, farle al forno (ottime con le patate!), crude a julienne nell’insalata.
La radice è forse la parte più amara della pianta, quindi è bene usarla sempre abbinata ad altre verdure, magari a quelle dolci come la zucca, la cipolla e la carota.
Buona raccolta e buona depurazione.
Pesto di tarassaco e basilico
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INGREDIENTI
- 1 manciata di basilico fresco
- 3-4 foglie di tarassaco (dente di leone)
- 1 manciata di anacardi o pinoli
- 2-3 cucchiai di olio e.v.o.
- 1 cucchiaino di shoyu (o un pizzico di sale)
Lava le foglie di tarassaco e di basilico e trasferiscile in un frullatore o nel bicchiere del frullatore a immersione.
Aggiungi gli anacardi, l’olio e lo shoyu e frulla bene.
Se necessario aggiungi un po’ d’acqua ed è pronto!
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